Andalusia:
L'espressione “appendere un Sambenito” ha la sua origine nell’Inquisizione
spagnola e l’usiamo per fare riferimento a qualcuno che è accusato colpevole di
qualcosa che non è certa.
Quattrocento cincuanta anni fa, il Tribunale dell’ Inquisizione metteva come penitenza ai suoi condannati portare durante un tempo un sacco benedetto, cioè, “un sambenito”. Il sambenito era un completo di lana di colore giallo il cui era accompagnato da un cappello alto a forma di cartoccio, nei sambenitos erano dipinti fiamme, demoni o immagini allusive al delitto del peccatore.
Quattrocento cincuanta anni fa, il Tribunale dell’ Inquisizione metteva come penitenza ai suoi condannati portare durante un tempo un sacco benedetto, cioè, “un sambenito”. Il sambenito era un completo di lana di colore giallo il cui era accompagnato da un cappello alto a forma di cartoccio, nei sambenitos erano dipinti fiamme, demoni o immagini allusive al delitto del peccatore.
Questo
abbigliamento particolare era benedetto dal sacerdote, dopo aver scontato la
pena, il condannato doveva appendere il sambenito nella chiesa alla quale
apparteneva in modo che nessuno lo dimenticasse. Insieme al sambenito mettevano
il nome della sua famiglia, il crimene commesso e la punizione subita.
In Spagna, Siviglia fu la
città scelta dall’Inquisizione per inseguire a tutti quelli che commettevano i
delitti contro la fede. In questa città c’è un vicolo,
insieme al fiume Guadalquivir, nel quartiere di Triana, chiamato "Callejón de la Santa Inquisición" ( Vicolo della Santa Inquisizione). Accanto a questo vicolo c’era anticamente il
Castello di San Jorge, questo castello era la Sede del Sant'Uffizio, la prigione per gli eretici e il Tribunale dell'Inquisizione. I
detenuti erano guidati da questo vicolo per essere incatenati oppure per
portarli al rogo.
Vi scrivo un paio di frasi con l'espressione di "Appendere un sambenito".
In
questa frase l'esempio parla di qualcuno che ha detto, senza essere
certo, che Carlo è molto pesante quindi nessuno vuole uscire con lui,
questo è "appendergli un sambenito", in questo caso il sambenito è "pesante":
L’hanno appeso il
sambenito di pesante e adesso nessuno vuole uscire con Carlo.
In questa frase l'esempio parla di qualcuno che ha detto, senza essere certo, che Antonio è un'iettatore quindi nessuno vuole sapere niente di lui, questo è "appendergli un sambenito", in questo caso il sambenito è "iettatore".
L’hanno appeso il
sambenito di iettatore e adesso nessuno vuole sapere niente di Antonio.
A Siviglia c’è un
piccolo paese chiamato Castilblanco de los Arroyos, il Patrono di questo
piccolo paese si chiama San Benito. Facendo onore a questo Santo e anche al tema di
cui oggi abbiamo parlato, vi lascio una ricetta tipica di questo paese,
“Perrunillas”.
Ecco il complemento di lana di colore giallo chiamato Sambenito, la foto
è del blog: https://elcuradellugar.wordpress.com/2015/08/:
In questo video potete vedere il "vicolo della Santa Inquisizione" :
Ecco Castilblanco de los Arroyos:
Ecco Castilblanco de los Arroyos:
Ecco San Benito, il Patrono di Castilblanco de los Arroyos:
E adesso la ricetta delle "Perrunillas":
E adesso la ricetta delle "Perrunillas":
Ingredienti:
400 g. di farina
200 g. di strutto
150 g. di
zucchero
3 uova
La raschiatura di
un limone grande
Un po’ di sale
Elaborazione:
Mescolare lo
strutto, lo zucchero, la raschiatura del limone, un po’ di sale e i tuorli
delle uova, gli albumi li riserviamo. Battere tutto fino a conseguire una massa
cremosa. A poco a poco aggiungere la farina fino a conseguire una massa
semidura. Coprire con carta trasparente
e lascire nel frigorifero circa mezz’ora.
Dopo questa
mezz’ora formare delle palline e scchiacciarle. Battere un po’ gli albumi fino
a conseguire schiuma e dipintare con questa schiuma ogni pallina scchiacciata.
Spolverare con zucchero e mettere nel forno a 180º durante 15 o 20 minuti.
La ricetta e la foto sono del blog:
Vocabolario andaluso:
Oggi vi parlo della parola andalusa "Chuchurrío". In italiano esiste la parola "appassito/a" che in spagnolo sarebbe "marchito/a". Noi andalusi usiamo un'altra parola con lo stesso significato, "chuchurrío/a". A dire il vero anche usiamo la parola "marchito/a" ma nel linguaggio colloquiale usiamo l'altra parola.
In italiano:
Il fiore è appassito
In spagnolo:
La flor está marchita
In andaluso:
La flor está chuchurría
Spero che vi sia piaciuto e come al solito, grazie mille per la vostra comprensione.




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